25 anni di Planet Mµ celebrati con la raccolta "PlanetMµ25", uscita a inizio dicembre e contenente 15 tracce prodotte da artisti del roster attuale. Abbiamo rivolto qualche domanda al fondatore dell'etichetta inglese, Mike Paradinas aka µ-Ziq.
Il revival e l’ingiusta uccisione della sperimentazione, è la sua negazione. Il linguaggio che l’artista usa quando teme il futuro, quando la sua creatività è imbrigliata in un presente arido.
1995: la fine del secolo più iconico per l’immaginario dell’uomo moderno si avvicinava. Mancano cinque anni alla data che ha ispirato bambini, scrittori di sci-fi, maghi, catastrofisti e perfino artisti per immaginare IL futuro. Una lenta rincorsa è iniziata e accelera mentre ci si avvicina all’orizzonte degli eventi dell’umanità: l’anno 2000 dalla nascita di Cristo. Come un buco nero lo scoccare del secondo millennio polarizza la luce creativa dell’uomo e della sua arte. Quale musica se non quella dei suoni sintetici, generati dagli strumenti elettronici e dai computer, può diventare la colonna sonora adatta a un evento del genere?
Dall’inizio degli anni 90, prima la ribellione della jilted generation, poi la street culture e infine l’arte più colta trovano nella musica elettronica la colonna sonora adatta a scandire, anno per anno, il tempo che manca allo scoccare del 2000. Quasi ogni settimana esce un disco che sposta avanti il confine del presente avanzato della musica, un rintocco del conto alla rovescia per l’accesso al futuro.
Inizia l’ascesa della DJ culture: sono i DJ a contatto con il pubblico che affolla i club a stimolare i produttori affinché creino i nuovi tasselli del percorso verso il nuovo millennio. Con quei tasselli i DJ suonano il countdown, ogni sera nei club di mezzo mondo. Quasi una gara di musica, a chi trova il suono più adatto a disegnare come sarà il 2000.
Il futuro è presente. L’energia è enorme. Nascono nuovi generi di musica elettronica, che entra nel pop, anch’esso guidato dalla frenesia della fine del millennio. La scoperta che nei club si balla con il corpo, ma anche con la mente, attira verso la musica elettronica anche gli amanti di altri generi musicali. Un pubblico sempre più vasto, tanto vasto da convincere anche le major discografiche a investire su musiche decisamente non commerciali e non facilmente commerciabili. Così la Virgin Records lancia la Planet Mµ gestita dalle sconsiderate e spericolate mani di µ-Ziq aka Mike Paradinas (1971) che aveva già pubblicato sulla Rephlex di Aphex Twin e si era fatto notare per una gloriosa incapacità di compromesso e una vorace fame di futuro.
Dal 1995 al 2020 Mike Paradinas, attraverso tantissime release sulla sua etichetta (ormai totalmente indipendente dalla Virgin), ha ospitato tutto lo spettro di suoni che vanno dall’IDM alla bass music (chiaramente prima che la bass music si chiamasse così). Dopo 25 anni, la Planet Mµ non è cambiata molto. Più grande e più forte certo, ma continuamente alle prese con il futuro presente e terribilmente priva di un genere musicale in cui catalogarla. L’etichetta fondata ormai 25 anni fa celebra il suo compleanno con una raccolta (qui sotto in streaming, ndr), inzeppata dei suoni più interessanti del suo nuovo roster, nessun best of, niente big name del passato (e ce ne sarebbero). Come a dire: nessun revival, c’è solo una direzione ed è il futuro.
Ora che nel futuro che aspettavamo prima del 2000 ci stiamo vivendo da venti anni, forse ci stiamo rendendo conto che non ce lo immaginavamo così, ma la raccolta per i 25 anni della Planet Mµ è l’occasione per ascoltare almeno il suono del futuro (e per rivolgere qualche domanda a Paradinas di cui condividiamo, qui sopra, anche il suo set per Boiler Room dell'anno scorso).
Come si fa a mantenere lo stile Planet Mµ mentre tutto intorno cambia, cambiano i medium musicali, le generazioni, i synth, le nazioni?
Lo stile Planet Mu è semplicemente il mio gusto musicale, non mi sbatto per cercare di mantenere nessuna estetica in particolare. È solo il mio gusto.
L’emotività sembra centrale nel catalogo della Planet Mµ, eppure serve tanta concentrazione e chiarezza di obiettivi per portare avanti un’etichetta indipendente sperimentale per 25 anni.
C’è un sacco di pensiero, ma la maggior parte del pensiero è dedicato alle strategie finanziarie e di distribuzione. Hai ragione quando dici che il lato emotivo ha un grande impatto nelle decisioni sulle scelte degli artisti e della musica che pubblichiamo.
Probabilmente non sei il business boss che fuma il sigaro con i piedi sulla scrivania, ma sembri avere un’idea chiara su come mandare avanti un’etichetta…
Infatti non ho mai fumato, neanche le sigarette. Ho provato una volta il sigaro in Sud America con Mike Bell, ma non era roba per me…
Dicevo… come gestisci il tuo lato artistico e quello di business man (senza sigaro)?
Mi riesce molto facile passare dalla mia mente da artista a quella da uomo d’affari. Comunque, è semplice mandare avanti un business, c’è semplicemente bisogno di non perdere più soldi di quanti ne guadagni.
Dai super club degli anni 90 alle super cuffie wireless di questi anni la fruizione della musica è cambiata un bel po’…
L’avvento della musica digitale e l’evoluzione dello streaming è stata una storia costante sin da quando abbiamo avviato l’etichetta 25 anni fa e abbiamo sempre combattuto per rimanere nel music business.
Ultima domanda: quanto deve essere speciale un disco per essere pubblicato su Planet Mµ?
Medium special or very special.