
Esce la raccolta Mind State Vol. 1.
Studi compiuti soprattutto nel Regno Unito, da UK Help Musicians, e in Australia (questo) hanno dimostrato come quella dei Dj, e più in generale dei musicisti, sia una categoria “a rischio” (ben tre volte più della media) per quanto riguarda la salute mentale: i ritmi incalzanti, le nottate in piedi e talvolta l’abuso di droga e alcol, ma anche la pressione esercitata dalla fanbase e dai media, gettano gli artisti in uno stato d’ansia e di depressione che potrebbe condurre, dicono gli esperti, anche al suicidio. Il tema purtroppo non è nuovo e resta attualissimo: basti pensare alla recente perdita di Avicii, morto suicida proprio a causa della depressione, lo scorso 20 aprile, a 28 anni.
Goldie e B. Traits, per fare solo qualche nome, hanno dichiarato di ricorrere a pratiche come lo yoga o la meditazione per preservare la calma e la salute mentale, sane abitudini che magari, a volte, andrebbero affiancate a un reale aiuto psicologico. Per cercare almeno di limitare la diffusione del problema, Help Musicians, un ente britannico che offre un supporto concreto ai musicisti, ha creato nel dicembre 2017 un servizio telefonico attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, Music Mind Matter, che garantisce un sostegno psicologico immediato non solo ad artisti affermati ma anche a chi si approccia per la prima volta all’industria musicale.
Ma le iniziative non si fermano qui: Getahead Records in collaborazione con Ben Mount (nella foto), membro dei Pendulum che ha provato sulla sua pelle cosa significhi toccare il fondo, ha dato vita a un progetto che prevede l’uscita di una serie di album per sensibilizzare il pubblico, ma anche gli stessi colleghi, sulla questione. Il primo di questi, Mind State vol.1, include 18 tracce inedite firmate da artisti del calibro di The Prodigy, Chase & Status, Artificial Intelligence, Sub Focus e molti altri. Ben racconta come l’idea sia nata proprio dall’esperienza personale e da quella degli artisti a lui vicini, quindi dall’esigenza di dare pubblica voce a un disagio fin troppo conosciuto nell’ambiente ma spesso camuffato dallo stereotipo della vita straordinaria del Dj, sempre in viaggio per il mondo e nei club più esclusivi, ma anche lontano dalla famiglia e dal reale contatto umano. È dalla collaborazione con la comunità musicale AEI Group e con Getahead che il progetto ha preso concretamente forma, suscitando immediatamente il consenso degli artisti. L’album, uscito l’8 giugno (qui sotto lo streaming), è stato lanciato ufficialmente al Gethaead Festival del 13 giugno a Londra: l’iniziativa ha dedicato 24 ore di buona musica, yoga, fitness, divertimento e attività rilassanti a chiunque volesse rifugiarsi dal logorio della vita moderna. Il festival sposa una causa benefica: il 50% dei profitti è devoluto proprio a Help Musicians UK, partner dell’evento, e al suo Music Mind Matter.