
Questo articolo su Goldie (foto in hoempage di Nick Knight e qua sopra di Chelone Wolf) è uscito su Dj Mag (Dj Mag N° 84 – Ottobre 2018). Con l’uscita di "25 Years Of Goldie - Unreleased And Re-Mastered" (qui sotto in streaming), abbiamo colto l’occasione per riparlare di una carriera unica.
In un primo momento pubblicato solo in triplo vinile colorato in occasione dell'ultimo Record Store Day, è arrivato a fine agosto anche in digitale con undici tracce, cinque in più della precedente versione. "25 Years Of Goldie" è un'uscita marchiata Metalheadz - chiaramente - indirizzata più che altro ai collezionisti ma anche un'ulteriore occasione per soffermarsi sullo stile e il suono di uno dei maestri indiscussi della drum and bass. Il producer inglese cinquantatreenne presenta brani con lo pseudonimo Rufige Kru, con il progetto Internal Affairs (messo in piedi con i 4Hero) e in collaborazione con Rob (aka Robert Playford, fondatore della Moving Shadow) tra cui due remix di J Majik.
A spiccare è la capacita di passare dalle atmosfere tese, inquietanti e ipnotiche a quelle più sentimentali e morbide mantenendo come linea di continuità quella dose di oscurità che una volta dominava incontrastata nel genere e ben rifletteva la sua attitudine. Sono anche i dettagli a colpire: i tocchi di jazz che, batterie a parte, coinvolgono anche altre parti, come la tromba in "Stormtroopa (VIP Mix)" (versione alternativa a quella del 2001 firmata appunto Rufige Kru) o i campionamenti vocali sotto forma di “mantra” di "Rider's Shadow (VIP Mix)" aumentano il valore di queste tracce che non scendono mai sotto i cinque minuti di lunghezza e, anche per questo, non si accontentano mai della linearità. Poco più di un anno fa celebravamo, sempre sulle pagine di Dj Mag (poi ripreso qui), il ritorno e il cambiamento di Goldie con un nuovo album, "The Journey Man". Oggi prendere atto del valore di questi suoi brani passati ci permette di godere ancora di più della sua evoluzione: dall’inquietudine rabbiosa degli esordi, dovuta anche a un passato ingombrante, alla pace e serenità attuale – quella di un producer in debito con lo yoga, per dirne una - non sembra esserci un abisso, anzi, proprio certe aperture ad altri territori sembrano preannunciare alcune parti del suo percorso futuro. Appena superati i venticinque anni di carriera, e vedendo un pubblico sotto il palco che, a parte i fedelissimi, è di certo cambiato, Goldie ha sicuramente scelto di presentare i brani di questa uscita con quella buona dose di consapevolezza che ha conquistato negli anni. E allargando il campo visivo, anche la spinta che questo maestro della drum and bass sta dando, in primis con Metalheadz, a Benny L, uno dei talenti più in ascesa della scena, sembra far parte dello stesso percorso: questa estate "Summoned EP" ha consacrato a livello internazionale questo nuovo talento londinese che, in attesa dell'album, sembra ispirarsi molto alle atmosfere oscure dell’old school…