
Sono passati 20 anni dall'uscita del disco di Roni Size, Dj Die e Leonie Laws.
È il 1999, esattamente vent’anni fa, quando esce, per un’etichetta sempre più in vista come XL Recordings, “Ultra-Obscene” (streaming qui sotto), il primo e unico album firmato Breakbeat Era. Due anni dopo l’exploit di "New Forms" (Mercury Prize, 8a posizione in classifica e consensi vari), Roni Size e Dj Die, tra i fondatori dei Reprazent, si rimettono fianco a fianco in questo nuovo progetto e affidano le parti vocali a una vera cantante, Leonie Laws, non a un MC, seguendo un po’ la scia del lavoro già fatto con Onallee. 15 tracce di cui tre strumentali e il risultato è una delle versioni con più groove della drum and bass. Una combinazione da cui, alla fine, emerge il “Bristol sound”, ma non il prototipo lento e oscuro, anzi l’esaltazione dei suoi sprazzi jazz e soul. I tre artisti vivono proprio lì, a Bristol, e la fine della loro adolescenza corrisponde con il fermento della scena club e urban locale, di cui Roni Size e Dj Die diventano presto protagonisti.
A distanza di anni, non si può definire “Ultra-Obscene” una pietra miliare, proprio perché troppo legato a un momento storico non del tutto ordinario: dopo dieci anni di vita di uno dei ritmi più difficili da assestare a livelli di popolarità soddisfacenti, è in atto la parabola discendente di un periodo entusiasmante, per giunta in una fase di transizione totale (vedi il passaggio di secolo). Oggi si può dire che il merito più grande di Roni Size, Dj Die e Leonie Laws sia quello di restituire bene il sapore di un’epoca fondamentale in cui, tra l’altro, va ribadito, si vendono ancora molti dischi, tanto che in casa, nella UK Albums Chart, il disco raggiunge una più che dignitosa 31ma posizione. The Independent lo definisce il "primo album drum and bass vocale riuscito" ma, condivisibile o meno che sia questa opinione, non è abbastanza per dare seguito al progetto. Dopo questa esperienza, di Leonie Laws si perdono, o quasi, le tracce, mentre i suoi due compagni di avventura continueranno a farsi vivi con una certa costanza. Riascoltare il frutto musicale del loro incontro costituisce un suggestivo flashback che mette in luce limiti e qualità di un pezzo di storia di club culture.