Arriva a Milano una voce in ascesa, ma già importante, del grime.
Gli ultimi mesi stanno regalando importanti soddisfazioni agli amanti del grime in Italia. Dopo il live di Skepta a Milano e l’annuncio della presenza di Octavian come opening act al live di A$AP Rocky al Carroponte, domani sera, 18 aprile, è il turno di AJ Tracey al Circolo Ohibò di Milano.
Il giovane rapper classe ‘94, originario della zona di West London, inizia a muovere i primi passi a livello musicale nel 2011, sfruttando SoundCloud, DatPiff e il free download. Dopo anni di gavetta e una grande quantità di progetti realizzati, il suo nome inizia a farsi spazio in tutti i circoli del rap inglese, affacciandosi a collaborazioni importanti. Il 2017 è l’anno dell’uscita di “Secure The Bag”, progetto che vanta partecipazioni di spicco quali Denzel Curry – in quegli anni altro astro nascente del rap americano – e Craig David, a conferma delle parole del The Guardian, che nel 2016 lo inserisce tra i “Best new acts to catch at festivals”. La consacrazione in Inghilterra e nel resto d’Europa arriva l’anno successivo, con il singolo “Butterflies” (qui sopra il video), in collaborazione con Not3s. Il brano, una love song dai toni orecchiabili e dall’approccio coinvolgente, scala le classifiche dei singoli UK fino al 19mo posto, raggiungendo – a oggi – quasi 50 milioni di stream su Spotify. AJ Tracey inserisce quindi il singolo nel suo omonimo album di debutto (qui sotto lo streaming), un progetto di 15 tracce caratterizzato da una notevole ricerca sonora e lirica, che ha dato vita a un progetto variegato, in grado di essere incisivo ma anche accessibile a un pubblico allargato. Il disco vede anche la partecipazione di Jay Critch, una delle nuove leve americane più promettenti, e Giggs – la presenza di quest’ultimo certifica anche il ruolo di primo piano assunto da AJ Tracey nella scena grime e rap inglese. In grado di alternare tracce vibranti e incalzanti come “Black Out” a momenti quasi ballad come nella hit “Butterflies”, AJ Tracey fa della varietà il suo punto di forza, senza paura di sperimentare ma con una forte consapevolezza del proprio background e dell’eredità sonora che sta raccogliendo e portando avanti. Il suo show al Circolo Ohibò di Milano si prospetta quindi tanto variegato quanto concitato, in grado di conquistare tanto l’amante del rap più granitico quanto chi è alla ricerca di un approccio più soft.