In vista del concerto di A$AP Rocky al Carroponte, vi presentiamo l’artista che suonerà in apertura, Octavian.
Mercoledì 17 Luglio a Milano, al Carroponte, si svolgerà l’attesissimo concerto di A$AP Rocky, per la prima volta in Italia. Oltre a lui, sul palco, salirà un altro artista, sicuramente meno in vista del rapper di New York, ma che ha fatto parlare molto di sé negli ultimi due anni. Sto parlando di Octavian, giovane rapper (classe ’96) francese di nascita ma inglese di adozione, con all’attivo tre lavori ufficiali e svariate collaborazioni importanti.
Nato in Francia, a Lilla, da una famiglia angolana, Octavian Oliver Godji si trasferisce a Londra in seguito alla morte del padre e qui, influenzato dalla scena locale, inizia a muovere i primi passi col rap assieme alla sua prima crew, Essie Gang, vivendo nel mentre un’infanzia e adolescenza molto difficile. Dopo la pubblicazione di “22 Mixtape” e “Essie World EP” la svolta arriva come un fulmine a ciel sereno nel gennaio del 2018 quando il suo singolo “Party Here” viene condiviso in una Instagram story da nientepopodimeno che Drake; da qui in poi la sua fama aumenta costantemente e fa sì che si generi un hype per il suo successivo lavoro, "Spaceman", che a fine anno si classifica tra i 100 migliori album del 2018 secondo Noisey e ottiene larghi consensi su altri portali di settore tra cui Pitchfork.
Vi abbiamo spesso parlato di artisti eclettici che spaziano tra diversi generi, ma nel caso di Octavian questo elemento è particolarmente accentuato e sia critica che pubblico sono concordi nel non sapere dare una catalogazione precisa alla sua musica: in particolare è emblematica la definizione data da Highsnobiety: “troppo inglese per essere classificato trap ma troppo americano per essere definito grime”. Ed è lo stesso Octavian a confermare questa impressione in un’intervista per Redbull dove cita James Blake e Bon Iver tra le sua maggiori influenze, in quanto artisti che non seguono alcuna regola e fanno musica slegata dalle categorie. E a conferma di ciò ci sono le sue collaborazioni che vanno da Mura Masa a Skepta passando per Diplo, e il suo secondo mixtape uscito recentemente, “Endorphins” (che potete ascoltare dallo streaming qua sotto l’articolo) che rispetto al predecessore, “Spaceman”, più orientato al grime e ai suoni inglesi, sembra più virare verso trap e grandi produzioni in stile americano, con addirittura cori gospel e chitarre elettriche. A conti fatti, siamo curiosi di vedere come si evolverà man mano lo stile di questo artista particolarmente eclettico, ma siamo ancora più curiosi di vedere quale performance ci offrirà sul palco del Carroponte in apertura ad A$AP Rocky: potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa e sostenere tranquillamente il livello dell’headliner.