
Ne avevamo già parlato con Stefano Ghittoni ma, anche visto che manca poco alle tre date italiane (il 6 a Milano, l’8 a Roma e il 9 a Padova), pubblichiamo anche qui un nostro articolo già uscito su Dj Mag n° 86 (p.102), sulla ristampa deluxe dell’album più noto del gruppo di Bristol, “Mezzanine”, celebrato con questo tour partito l'altro ieri da Glasgow (qui un video)
Nella prima metà degli anni ’90, nell’epoca del crossover, nel momento in cui il grande pubblico inizia ad ascoltare la musica elettronica con meno pregiudizi anche perché ci trova dei suoni familiari, vengono alla ribalta, quasi in contemporanea, due ritmi nati in Inghilterra e spesso, sia ai live che ai dj set, il pubblico dell’uno si incrocia con quello dell’altro. Il primo è il trip hop, termine coniato per definire l’hip hop strumentale meno lineare - o astratto, come qualcuno lo definirà poco dopo. L’altro è la drum and bass, sorella gemella della jungle, quanto meno per la dinamicità ritmica, ma dai tratti più metallici e oscuri. Se nel primo caso i bassi molto profondi sono di derivazione dub, nel secondo caso gli MC che scaldano i dancefloor sono per lo più di origine (o formazione) giamaicana. L’isola caraibica, dunque, è una radice comune. Anche se il trip hop è la colonna sonora ideale di stati di relax mentre la drum and bass si associa molto più facilmente alla frenesia, un altro tratto simile vede i rappresentanti delle due scene che si fanno notare di più dal pubblico utilizzare voci melodiche e aprire a influenze sonore tutt’altro che puriste (a proposito di crossover). Se abbiamo già parlato di artisti drum and bass che hanno segnato la storia - come Goldie o Andy C, per esempio - questa volta tocca a uno dei gruppi che ha segnato la storia del trip hop: i Massive Attack.
Nel 2018 si è celebrato il ventennale di "Mezzanine" (streaming qui sotto), il loro terzo album che, per l’occasione, sta per uscire in versione deluxe rimasterizzato: 19 tracce in doppio cd e triplo vinile colorato con booklet fotografico e con l’aggiunta, rispetto alla versione originale, di otto remix dub di Mad Professor, già noto ai fan del gruppo per aver dato alle stampe "No Protection", ossia la versione remixata di "Protection" (l’album precedente "Mezzanine"). Insieme a questa ristampa arriverà un tour che partirà a fine gennaio da Glasgow e, a febbraio, toccherà anche l’Italia per tre date (a Milano, Roma e Padova) in cui si potrà riascoltare un disco che è stato inserito da molte riviste nelle classifiche dei migliori album inglesi o degli anni ’90 o della musica elettronica e, solo nel Regno Unito, ha raggiunto il doppio platino (la prima certificazione appena cinque mesi dopo l’uscita). Con la sua pubblicazione, "Mezzanine" sancisce definitivamente l’evoluzione dei Massive Attack da sound system (in origine i tre artisti facevano parte di Wild Bunch) a vera e propria band, un po’ per le influenze rock, intese nel senso più ampio possibile e in parte dovute al contributo fondamentale di Neil Davidge, un po’ perché il disco viene concepito proprio pensando alla dimensione live, in un’ottica che guarda ben oltre il tipico live set elettronico. Non a caso nell’imminente tour celebrativo, sul palco con Grant Marshall aka Daddy G e Robert Del Naja aka 3D, oltre ai vari musicisti, tra cui il chitarrista Angelo Bruschini, ci sarà anche Elizabeth Fraser dei Cocteau Twins, la voce di tre canzoni di "Mezzanine", tra cui "Teardrop", il secondo singolo estratto dal disco ma soprattutto il brano più popolare del gruppo, il loro più ascoltato su Spotify e YouTube. Altre due tracce fondamentali del disco sono "Angel", l’apertura, introduzione perfetta a questo mondo sonoro misto ed etereo, e "Man Next Door", cover del pezzo che John Holt ha realizzato in origine con il gruppo rock steady The Paragons: in entrambe c’è la voce morbida di Horace Andy, cantante giamaicano classe 1951 di formazione reggae e con uno stile unico. Viviamo un’epoca che, complice Wikipedia, è ossessionata dagli anniversari: ogni giorno se ne va a scovare uno, e non è un caso se una ristampa ufficiale in vinile di "Mezzanine" era già uscita per il quindicinale. Ora, però, una volta in più nella storia dei Massive Attack, ci sono di mezzo nuove manipolazioni di Mad Professor e un tour che si preannuncia storico, visto che il disco era stato concepito proprio per suonare al meglio durante i live.