Metalheadz sempre in fermento: la label fondata da Goldie continua, come al solito, a sfornare album, singoli ed EP di artisti che dettano legge sulla scena drum and bass. Andiamo a curiosare nel dettaglio tra le ultime uscite e le novità più attese…
Da una parte, Hybris presenta due nuove tracce, "Iceworm" e "Common Ancestor", che faranno ballare i dancefloor dei club più attenti; dall’altra Phase che, dopo aver già collaborato con Metalheadz per “The Traveler EP”, firmato insieme a Villem, esordisce da solista con le quattro tracce di “Stakes EP”. Debutto da solista anche per Paradox con due nuove uscite, "Toprock" e "Orion": già conosciuto nell’etichetta di Goldie, si distingue per le sue contaminazioni “drumfunk” e per la riluttanza al rispetto degli standard della drum and bass. Ma la novità più attesa di tutte è sicuramente l’album di debutto di Blocks & Escher, "Something Blue", uscito il 30 marzo dopo ben quattro anni di gestazione (qui sotto lo streaming). Dalla loro prima apparizione su Metalheadz nel 2014, i due artisti, Phil “Blocks” Smith e Will “Escher” Hansen, sono stati nascosti e hanno imparato a padroneggiare e perfezionare le loro abilità: il risultato sono 11 tracce a metà strada tra la drum and bass e la jungle. La ricercatezza del suono e la precisione tecnica del prodotto spiegherebbero la lunga attesa ma, se non bastasse, Blocks ed Escher raccontano a DJ Mag la storia di questo album, fortemente voluto da Goldie. Nell’intervista il duo rivela il suo “romanticismo musicale”, il desiderio di dar vita a qualcosa che avesse un significato profondo, emozionante, che fosse di ispirazione; ma le pressioni di una fanbase dalle eccessive aspettative, e quelle dello stesso Goldie, hanno causato il proverbiale “blocco del musicista”. Quando finalmente l’ispirazione è arrivata, è stata fluida e immediata. L’attesa sarà perdonata, quindi, se non altro per l’attenzione e il profondo rispetto che Blocks & Escher riservano all’ascoltatore, a cui si chiede di far proprio l’album, di interpretarlo e di viverlo in prospettiva personale, lungi da qualsiasi presunzione artistica.